PROTEZIONE E ALTERNATIVE IN CAMPO ALIMENTARE
Oltre alle problematiche ambientali ed animali, il terzo elemento del Convegno One Health e’ caratterizzato dalla salute umana.
Oggi sembrerebbe che si sia trovata la ricetta giusta per ridurre o addirittura eliminare gli allevamenti prevalentemente di bovini e suini, una delle cause principali dell’inquinamento del nostro Pianeta per produzione di gas serra. Da oltreoceano sta avanzando una nuova frontiera dell’alimentazione basata sul consumo di insetti e carne artificiale monoclonale. In particolare la commercializzazione ed il consumo di farine di insetti commestibili per l’organismo umano quali grilli, tarme della farina e cavallette ha ottenuto di recente l’autorizzazione da parte dell’EFSA (Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare) conseguente all’approvazione dell’FDA (Food and Drug Association) americana avvenuta alcuni mesi prima.
Il nobile principio di abbattere la fame nel mondo entro il 2050, quando saremo circa 15 miliardi di esseri umani, bombe nucleari permettendo, cela un enorme business in grado di invadere il mercato italiano, rivoluzionare la nostra dieta, spazzando via dal piatto tutti quegli alimenti Mediterranei Tradizionali, molti dei quali sono stati, a ragione, fino ad ora protetti da marchi IGP, DOP, PAT E STG.
La scelta di questa tipologia di cibo e’ dettata dal fatto che nel continente asiatico, africano e australe vengono consumati da secoli, per cui li possiamo mangiare anche noi europei. Ma a molti sfugge che in passato l’introduzione di prodotti provenienti dalle Americhe quali ad esempio il pomodoro sono state problematiche. Ci sono voluti almeno tre secoli di incroci e di lotte con la nostra flora batterica per poterlo digerire fino ad innalzarlo ad elemento portante della Dieta Mediterranea, cosa storicamente non veritiera. E con gli insetti quali pericoli si celano per il nostro organismo e per la nostra salute?
- Questi possono provenire da sostanze chimiche sia utilizzate in allevamento, come farmaci veterinari, inquinanti organici o pesticidi presenti nell’ambiente o nella loro dieta.
- Gli insetti sono normalmente vettori di varie patologie infettive visto che nella loro flora batterica sono presenti Escheritia Coli, Salmonella e Campylobacter, neutralizzabili solo ad alte temperature di cottura, oltre a parassiti e miceti.
- Per bonificare la moltitudine di insetti dalla loro malsana, per noi, flora batterica vengono utilizzati farmaci in grado di far sviluppare ai consumatori abituali antibiotico resistenze.
- La presenza di quantità rilevanti di metalli pesanti quali Cadmio nell’organismo dei grilli e di Arsenico e Selenio nelle Tarme può’ arrecare ulteriori danni alla nostra salute nel tempo.
- Altro pericolo può’ provenire da una loro alimentazione con alimenti OGM, proibita sulla carta, oppure lontana dalle loro caratteristiche genetiche, con conseguente modificazione di proteine in Prioni, come già’ e’ accaduto nell’encefalopatia da “Mucca Pazza”.
- La lavorazione industriale degli insetti, come quelle suine e bovine, può dare origine a composti potenzialmente tossici come ammine aromatiche eterocicliche, idrocarburi poliaromatici (IPA), cloropropanoli, furani e acrilammide, per reazioni chimiche o termiche tra insetti e altri ingredienti.
Dal punto di vista nutrizionale gli insetti sono un “alimento” iperproteico, si arriva sino al 60% , contengono un’alta percentuale di fibra presente nel loro esoscheletro di chitina, non digeribile soprattutto quella delle ali e del rostro, hanno uno scarso contenuto in carboidrati ed i grassi.
- Gli insetti sono ricchi di sostanze cosiddette “antinutrizionali” agenti chelanti che non permettono l’assorbimento organico di minerali e vitamine, quali tiaminati, fitati, ossalati, tannini, chinoni ecc.
- L’eccesso di nuove proteine nella nostra alimentazione comporterà’ la comparsa di nuove allergie alimentari, e problematiche epatiche e renali, soprattutto se questo cibo entrerà di routine nella nostra dieta.
- La Dieta Mediterranea, ricca in carboidrati complessi e fibre, a percentuali di contenuto proteico limitato massimo del 15%, e’ stata sostituita negli ultimi trenta anni dalla Dieta Occidentale Moderna ricca in zuccheri, povera in fibre, ricca in proteine e grassi animali, fino ad arrivare alla Dieta del Futuro, iperproteica, ricca di fibre non idonee e diverse da quelle vegetali.
- Tutto ciò comporterà una ulteriore involuzione nutrizionale ed una devastazione, simile a quella barbariche, delle tradizioni alimentari delle popolazioni mediterranee.
- Soprattutto la nostra gastronomia, le sue ricette e i suoi ingredienti biodiversi verranno spazzati via in un ventennio, se non si ricorre ai ripari.
- Nel mondo del formaggio forse rimarranno i grossi marchi come il Parmigiano o il Gorgonzola, mentre le piccole DOP come la Strachitunt o la Spressa della Giudicarie resteranno solo dei cimeli da museo.
Per cui e’ un dovere istituzionale e nostro di cittadini consumatori mediterranei di proteggere in tutti i settori alimentari i prodotti del territorio che siano DOP, IGP, PAT o altro.
Sarà inoltre necessario approntare delle nuove strategie con alternative alimentari, sane e nostrane, in modo da contrastare su larga scala l’avanzata degli insetti e della carne artificiale, creando un vero e proprio muro di protezione, sapendo che al di là’ di esso si mangiano schifezze nutrizionali travestite da piatti gourmet, mentre al di qua solo cibi genuini e sani.
Concludendo se il vero scopo e’ quello di risolvere la fame nel mondo, perché’ a coloro che sono veramente poveri e che si cibano da sempre di insetti viene riproposto lo stesso alimento a mo’ di merendina e con dei costi? E’ eticamente corretto? Non sarebbe forse il caso di alimentarli e soddisfarli finalmente in modo diverso? Le alternative alimentari ci sono, basta solo volerle attuare.
Un ultimo pensiero va ancora ai piccoli esseri: se scappano dal recinto alcune vacche e’ abbastanza facile andarle a riprendere, ma se scappano milioni e milioni di insetti da un allevamento dobbiamo chiamare la Protezione Civile?