GLI ALIMENTI ARTIFICIALI

21 Gennaio 2024
Posted in Articoli
21 Gennaio 2024 Francesca

La Carne Coltivata (CC), detta anche Artificiale o Sintetica, può’ diventare a tutti gli effetti il cibo più’ consumato dagli umani nel prossimo futuro.

 

E’ già’ presente nel listino di alcuni ristoranti degli USA, Singapore ed Israele, in questo ultimo Paese previa sottoscrizione di modulo per il consenso informato per motivi religiosi. Le aziende che attualmente la producono sono di nazionalità’ americana (Cleveland Carnivore, Upside Foods), coreana (TissenBioFarm), cinese (Jimi Bio), israeliana (Steakholder Foods) e sudafricana (Mzasnsi Meat).

Nell’indotto della CC sono coinvolte altre aziende che sviluppano e forniscono sistemi di produzione, biotecnologie, integratori e nutrimenti, prevalentemente americane ed israeliane. La Food and Drug Amministration (FDA) americana ha dato il via libera a questo grande progetto alimentare nel 2021, mentre l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e’ probabile che nel giro di qualche tempo darà’ il proprio assenzo alla produzione, commercializzazione e consumo della CC, costretta anche da pressioni economiche, politiche e sociali.

Un Alimento per essere commercializzato deve essere considerato sicuro e non nocivo per la salute pubblica. Ma su quali basi scientifiche l’EFSA darà il via libera al consumo di un prodotto che non possiede uno storico alimentare a livello mondiale? Se ciò’ avverrà, confermerà’ ancora una volta che l’Etica e la Salute nell’attuale societa’ globale contano sempre meno rispetto alla Forma e al Denaro. Il business riguardo questo cibo surrogato e’ spinto da Fondazioni Benefiche d’Oltreoceano capitanate da magnati dal cuore “d’oro”, in tutti i sensi, che finanziano il faraonico progetto, con il nobile scopo di sfamare i previsti 10 miliardi di umani del 2050, ovviamente in cambio di laute plus valenze. Forti sostenitori di questo radicale cambiamento nutrizionale sono lobbies modaiole di anticarnivori, animalisti ed ambientalisti che sostengono la drastica riduzione fino alla scomparsa di allevamenti e di coltivazioni, talune convinte di riportare gli spazi verdi planetari ad uno stato selvaggio di qualche millennio fa.

Questa scelta estrema appare meritevole del riflessivo punto di domanda alla Verdone: “in che senso?”. Comunque la CC non e’ il punto di arrivo, ma diventerà’ il capostite di successivi Alimenti Artificiali in quanto la ricerca non si fermerà mai, neanche in presenza di divieti proibizionistici. Infatti già’ esistono anche aziende specializzate nelle coltivazioni artificiali vegetali come la California Cultured, azienda alimentare che crea cacao sostenibile meno amaro, mirato alla riduzione del consumo di zucchero, e la Tender Food specializzata nella creazione di carni alternative vegetali dal sapore simile alla carne naturale. Gli allevamenti iperintensivi laboratoristici di staminali diventeranno, quindi, i nuovi predatori delle vecchie dinastie di alimenti naturali sia animali che vegetali. Questi si sostituiranno non solo gli allevamenti e alle coltivazioni iperintensive, ma anche gli allevamenti bradi, le coltivazioni biologiche e biodinamiche che non avranno modo di perdurare. Di conseguenza spariranno in modo progressivo anche i derivati alimentari di filiera come latte, formaggi, salumi e biodiversita’ vegetali.

L’ennesima invasione barbarica si abbatterà ancora una volta sull’Italia, attuale punto di riferimento gastronomico a livello mondiale, Paese produttore di alimenti artigianali unici e che ospita nel proprio territorio molteplici razze animali autoctone e biodiversita’ vegetali, dagli svariati gusti. Svaniranno nel nulla cibi legati alla cultura millenaria Mediterranea, a tradizioni etniche e religiose, di cui il nostro Paese e’ ricchissimo. L’estinzione di massa di STG, DOP, IGP e PAT portera’ con se nella tomba miriadi di ricette di cucina tradizionale a base di prodotti naturali. Sarà’ un cambiamento gastronomico progressivo e solo i ricchi si potranno permettere di consumare quei pochi e rari alimenti naturali che rimarranno, ma che attualmente sfamano anche i poveri. Abolendo la macellazione di animali allevati verranno meno anche una serie di bioprodotti utilizzati per fare pane, caglio naturale, farmaci, vaccini, dispositivi medici (valvole cardiache), fonti di energia rinnovabile (biogas), fertilizzanti, borse, scarpe, saponette ecc.

Ma la CC, che in verità’ e’ una Carne Monoclonale (CM) cioe’ costituita da una sola tipologia cellulare, e’ veramente l’alimento ecosostenibile per un’alimentazione universale, sana e responsabile come ci vogliono far credere? Come nel caso degli OGM, anche per la CM regneranno per anni molti top secret e dubbi su eventuali effetti per la salute umana inerenti al loro abituale consumo. Iniziera’ cosi’ un’altra sperimentazione umana di massa al motto del “poi si vedrà”: COVID docet. Varie fonti ambientalistiche sottolineano in modo martellante le criticità’ degli attuali allevamenti bovini e suini iperintensivi riguardo al loro elevato consumo di acqua e produzione di gas serra (anidride carbonica e metano), oltre alla grande occupazione di suolo agricolo. Di contro per la produzione di CC non e’ chiaro a quanto ammontino le superfici dedicate all’edificazione di laboratori muniti di capienti bioreattori per la produzione cellulare. Sono altresì’ tacitati i consumi energetici, quelli di ossigeno, acqua e dei nutrienti contenuti nei mezzi di coltura per il fabbisogno cellulare.

Nessuno parla dell’inquinamento derivante dalla produzione di CC ne quali siano le sostanze di scarto e del loro smaltimento ambientale, mentre quello degli allevamenti animali lo conosciamo bene da secoli, oggigiorno integrato nell’economia circolare di molte aziende, venendo riciclato come compostaggio. Per fare CC vengono utilizzate le cellule staminali che hanno la capacità unica di autorinnovarsi o di differenziarsi in vari tipi di cellule in risposta a determinati segnali. Queste proprietà consentono alle cellule staminali di riparare, sostituire e rigenerare i tessuti. Per allevare un bovino od un suino ci vogliono mesi, per l’amorfa artificiale solo poche settimane.

 

Le cellule staminali vengono prelevate con ripetute biopsie eseguite in prossimita’ delle fasce muscolari in animali vivi da laboratorio: ma questo e’ considerato benessere animale?

 

La prima fase di proliferazione cellulare in laboratorio vede coinvolte le staminali atte a riprodursi in modo frenetico sotto stimolazioni fisiche e chimiche con fattori di crescita e citochine aggiunte nel mezzo di coltura.

  • I fattori di crescita utilizzati sono quelli dell’insulina (IGF), dei fibroblasti (FGF), epidermico (EGF) e dei tessuti (TGF), molecole che nella pratica clinica troviamo in alte quantità’ nei soggetti tumorali, per ovvie ragioni.
  • Le citochine sono proteine a basso peso molecolare utilizzate come segnali chimici per regolare la funzione delle cellule immunitarie, ed in questo caso viene utilizzata l’Interleuchina-6 (IL-6) che ha una funzione proinfiammatoria.
  • Possono essere anche utilizzati per promuovere la differenziazione cellulare segnali di attivazione genica come quelli molecolari Wnt, Notch, Hedgehog e altri.
  • Le cellule di laboratorio non avendo strutture vascolari su cui attingere nutrienti quali aminoacidi, lipidi, vitamine e sali minerali, andrebbero incontro a morte sicura.
  • Per ovviare a tale problema sono stati costruiti supporti di irrorazione costituiti da polimeri edibili, ricoperti di proteine in modo da mimare la menbrana basale, su di cui aderiscono.
  • Alla fine della fase della proliferazione le staminali si differenziano in mioblasti precursori delle cellule muscolari vere e proprie chiamate miociti.

I mioblasti, importanti negli essere viventi come cellule che riparano i danni muscolari, proliferano, vengono forzate a produrre proteine e ad aggregarsi in unita’ contrattili, formando i miotubi, attraverso importanti stimoli meccanici che ricreano i movimenti tendinei.

I miotubi sono i precursori delle fibre muscolari mature contenute nelle cellule muscolari, nelle quali si differenziano a fine processo.

Per creare 1kg di carne artificiale sono necessari 1,33 Kg di nutrienti.

Le cellule per essere nutrite attualmente hanno bisogno di siero fetale bovino per cui debbono essere sacrificate femmine gravide, vive, con relativo feto, e soppresse dopo il prelievo. Ma nei nostri mattatoi sono mai stati uccisi animali gravidi e per giunta in modo lento, non istantaneo? Per sopperire a questa abominevole pratica per nulla etica si stanno studiando vari brodi di coltura cellulare alternativi, la cui natura e composizione potrà’ rimanere ignota e segreta per sempre, come la ricetta di quella universale bibita gassata. Una volta creato l’ammasso di pallide cellule muscolari, avviene la loro colorazione rossastra (con quale pigmenti?), per far capire ai consumatori che si tratta di carne e non di pesce.

Successivamente attraverso passaggi in stampanti 3D viene data la forma definitiva simile ai vari tagli naturali, bistecca al momento esclusa per impossibilità’ a ricreare la matrice ossea. La CC non ha sapore, perché’ non contiene grassi, ne consistenza in bocca, per mancanza di tendini, nervi e vasi, strutture anatomiche che la Naturale possiede.

Quindi questa mollicia pappa cellulare deve essere anche aromatizzata proprio come accade per i cibi industriali. Mentre la carne Naturale e’ viva, come tutti gli alimenti che mangiamo, per la presenza di una microflora di superficie, la Monoclonale e’ volutamente asettica. Se vi fossero contaminazioni batteriche o virali in laboratorio si potrebbero avere morte cellulare oppure delle alterazioni citoplasmatiche o ricombinazioni genetiche, e allora cosa ingeriremmo?

Questa problematica può’ presupporre la somministrazione nei liquidi di coltura di antibiotici e di farmaci antivirali. Gli amorfi ammassi cellulari di CC ricordano quei tumori ben differenziati che i miei colleghi chirurghi asportano, con la differenza che gli artificiali appaiono esteticamente bruttini rispetto a quelli creati da Madre Natura Patologica, ben ordinati e racchiusi dentro una capsula. Non si conoscono quali saranno gli effetti delle ripetute interazioni della CC con la nostra flora batterica ed il nostro sistema immunitario che per la prima volta si troveranno difronte ad un Alimento Monoclonale da laboratorio.

Per tutti i motivi sopraesposti invito a riflettere bene sul fatto che la CC o CM sia veramente Ecosostenibile, Sana e possa far parte di una Alimentazione Responsabile, e se in effetti la sua produzione si discosti realmente dalle problematiche contestate agli attuali allevamenti iperintensivi, soprattutto bovini e suini.

Comunque e’ giusto e doveroso, come sta già’ accadendo in Italia, sostituire gli allevamenti iperintensivi con quelli bradi, non solo per il benessere ambientale ed animale, ma anche per la salute umana. Riducendo la iperproduzione di carni da animali da batteria, iperalimentati da mangimi contenenti anche i misteriosi OGM, possiamo migliorare la nostra nutrizione, mangiando di meno e più’ sano. La carne sulle nostre tavole arriva per macellazione di animali che si sacrificano per noi. Per tale motivo e con assoluta decisione dobbiamo eliminare a monte qualsiasi forma di sofferenza animale e a valle lo spreco alimentare, stimolando in cucina il riciclo degli avanzi. Con la comparsa degli Artificiali l’alimentazione umana subirà’ un cambiamento radicale e progressivo e chi ne controllerà’ la filiera produttiva potrà esercitare un immenso potere economico-politico-sociale: il VII Potere.

Infine a coloro che protestano contro la legge emanata dall’attuale Governo Italiano di divieto alla produzione, vendita e consumo di CC, amichevolmente darei loro un consiglio.

Se siete fermamente convinti che questi Novel Food d’Oltreoceano siano alimenti innocui, sperimentazione per sperimentazione, quando sarà’ possibile, iniziate a nutrite i vostri figli e nipoti con gli Artificiali, potrete così’ verificare tra dieci anni o forse meno “l’effetto che fa”.

 

Contact

Restiamo collegati.

Ti invitiamo a contattarci per maggiori informazioni sui nostri progetti,
per saperne di più sulle nostre attività e per partecipare ai nostri eventi di cucina conoscitiva.

Scrivici per essere ricontattato

Ufficio stampa

Dott.ssa Olimpia Ponno

info@foodanddietgoal.it

Vuoi saperne di più sulla cucina conoscitiva?

© 2020 FDG – Food and Diet Goal s.r.l.s. – P. IVA 14052421006. Tutti i diritti riservati. Termini di utilizzo e Politica sulla Privacy.

Contact